Si è svolto venerdì 13 maggio nei locali della Contrada Sovrana dell’Istrice il Banchetto annuale del Comitato Amici del Palio. Qui di seguito pubblichiamo il discorso tenuto dal presidente durante il convivio.

Buonasera a tutti, saluto e ringrazio l’Onorando Priore Emanuele Squarci, il Capitano Gianluca Testa, il Seggio e tutto il popolo dell’Istrice. Porgo i miei saluti all’Assessore alla Cultura Pasquale Colella Albino fresco di nomina da parte dell’Amministrazione Comunale, al  neo Rettore del Magistrato delle Contrade Gianni Morelli (che in passato, tengo a ricordare, ha fatto parte del Comitato Amici del Palio), all’Amministratore delegato del Consorzio per la Tutela del Palio Paolo Bartolini, al Comandante dei Vigili Urbani di Siena Marco Manganelli, al responsabile dell’Ufficio Palio Guido Collodel, al Maestro di Campo Riccardo Frosini, al Coordinatore  degli economi Alessandro Becatti. E inoltre saluto tutti i Presidenti del Comitato Amici del Palio che mi hanno preceduto, avendo a mente con profonda riconoscenza e affetto quei Presidenti che non sono più tra noi e le persone a noi care che in questi anni ci hanno lasciato, Senesi e Contradaioli. Un benvenuto a tutti i componenti vecchi e nuovi del Comitato, e ovviamente a tutti i graditi ospiti con i quali abbiamo collaborato, e del cui contributo avremo certo bisogno in futuro. Un sincero ringraziamento, infine, ai trombetti di palazzo, che anche quest’anno ci accompagnano con gli squilli delle nostre amate chiarine.

Nato una sera di ottobre del 1947, il Comitato Amici del Palio si appresta a festeggiare il suo settantacinquesimo compleanno, con l’“accesa passione” che mosse allora quei pionieri, e che quest’anno avrà finalmente la libertà di tornare a rianimarsi appieno, nei festeggiamenti dei nostri santi patroni, nel rullo dei tamburi e nello sventolare delle bandiere dei nostri giri e della nostra festa di popolo, che unisce tutte le generazioni di Siena. Anche questo banchetto è un segno della ritrovata normalità, perché si svolge in primavera, com’era consueto prima dell’emergenza pandemica.

Le immagini che abbiamo raccolto nel volume intitolato “Accesa Passione”, per lasciare testimonianza delle difficoltà che Siena e le Contrade hanno vissuto lo scorso anno, fanno ormai parte del passato. Siamo in un momento di ripartenza, in cui ognuno di noi – dai dirigenti ai contradaioli – condivide la responsabilità di adoperarsi a rilanciare quello spirito di socialità, che fa di ogni Contrada una famiglia, attraverso la quotidiana aggregazione in società, il comune lavoro negli economati, le attività dei piccoli e dei giovani, gli allenamenti degli alfieri e dei tamburini. E sono certo che grazie ai giri delle Contrade, ai primi squilli delle chiarine e al calpestio della terra in piazza, le nostre generazioni più giovani – quelle che maggiormente sono state soffocate dalle chiusure – ritroveranno con entusiasmo la voglia di stare in Contrada. Per nostro conto abbiamo già iniziato con le classiche riunioni in previsione del Masgalano, che tanto ci è mancato in tutte le sue sfaccettature e sfumature, e anche nelle pungenti polemiche originate dal nostro amore di Contrada.

Nei tempi difficili dell’anno trascorso, ci siamo comunque impegnati affinché certi riti proseguissero, dalla Festa dei Tabernacoli – che ha visto tornare la premiazione alla canonica ricorrenza dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre – alla collaborazione al Minimasgalano, organizzato come sempre in maniera impeccabile dalla Contrada della Torre. Anche il progetto scuole – cui tanto teniamo – è tornato a coinvolgere i nostri ragazzi, grazie alla volontà e alla dedizione del Vice Presidente Giovanni Sportoletti e di alcuni componenti che sono stati protagonisti delle uscite fatte con le classi, e proprio sabato scorso abbiamo fatto visita per la prima volta all’associazione le Bollicine. È stato un ennesimo punto di partenza, finalizzato a tornare nuovamente a regime completo il prossimo anno, quando rilanceremo con forza questa esperienza didattica, tramite il coinvolgimento di vecchi membri e collaboratori esterni, e sarà certamente possibile allestire nel Cortile del Podestà la mostra finale “sòna sòna campanella”, facendo la felicità di tanti bambini.

La nostra attenzione verso i giovani non è certo casuale. Viviamo una Siena che per la bellezza dei monumenti eretti dai nostri antenati attira ogni giorno una massa continua di turisti, ma che è disabitata e manca di offrire un futuro sicuro proprio ai giovani, decisi troppo spesso ad abbandonarla, per rientrare magari nei giorni del Palio. Se vogliamo salvare le Contrade e la nostra Festa, questa è la vera sfida di rinascita che oggi ci troviamo di fronte: noi possiamo fare la nostra parte, e la stiamo facendo, ma altri, tutti gli altri, devono fare la loro, con una visione capace di preferire progetti concreti e concretizzabili alle isteriche diatribe sui social e alla continue speculazioni, operate quasi quotidianamente ai danni delle Contrade e di Siena in tutti i campi: dai media nazionali a quelli locali (che talvolta riescono veramente a sorprendere per la ricercata inopportunità di certi titoli), dagli interventi fuori luogo e fuori contesto della politica, fino alle finalità personali e private che troppe volte si nascondono dietro progetti che tirano in ballo le Contrade. Basti per tutti l’esempio dei reiterati interventi mirati a coinvolgere le Contrade nel finanziamento di una pista, oppure  per le “tutte le stagioni”. Non possiamo più aspettare: molti di noi hanno già perso la possibilità di abitare “sulle lastre”, e il futuro minaccia di portare lontano i nostri figli, e di privare Siena della sua linfa vitale.

Chiudo ringraziando di cuore tutti i componenti che pochi mesi fa si sono espressi per il rinnovo della mia Presidenza e l’elezione della Giunta che mi assisterà nei prossimi tre anni: Giovanni Sportoletti, Gabriele Bartali, Gabriele Boschi, Guido Bruni, Andrea Gonnelli e Francesco Romei. Sono certo che tutti insieme, tutti e trentaquattro, continueremo a tramandare Amore, Passione e Fierezza, sostenendo con reciproco rispetto le nostre Contrade e i nostri dirigenti. Fedeli all’identità per cui siamo nati, siamo pronti a rivivere i giorni di Palio: la nostra essenza e la nostra vita.

NOI CONTRADAIOLI DI ACCESA PASSIONE

“Nel tripudio di bandiere e colori, Siena trionfa immortale”.