Discorso del Presidente Emiliano Muzzi al Banchetto del Comitato Amici del Palio, sabato 22 Aprile 2023, Nobile Contrada del Nicchio.

Buonasera a tutti, innanzitutto saluto e ringrazio per l’ospitalità l’Onorando Priore Davide Losi, il Capitano Marco Bruni, il Seggio e tutto il Popolo della Nobile Contrada del Nicchio. Porgo i miei saluti al Sindaco di Siena avvocato Luigi De Mossi, al neo Rettore del Magistrato delle Contrade Emanuele Squarci, all’amministratore delegato per il Consorzio per la Tutela del Palio Paolo Bartolini, al Comandante dei Vigili Urbani di Siena Marco Manganelli, al Coordinatore degli economi Alessandro Becatti e al Presidente della Banda Città del Palio Maurizio Bianchini. Un carissimo saluto anche a tutti i Presidenti che mi hanno preceduto, Vittorio Bocci, Renzo Traballesi, Sandro Vannini e Gabriele Bartalucci, a tutti i componenti vecchi e nuovi, con un pensiero particolare per coloro che hanno traghettato il Comitato Amici del Palio dalla nascita, nel 1947, a oggi, nella convinzione che chi ha fatto parte di questo organismo in passato ne farà parte per sempre. Un benvenuto a tutti i graditi ospiti con i quali collaboriamo durante l’anno e un ringraziamento sincero ai trombetti di Palazzo, che anche quest’anno ci accompagnano con gli squilli delle nostre amate chiarine, a chi ha organizzato questo Banchetto, ovvero al Presidente di Società Marco Meini, vecchio membro del Comitato, sempre attivo nel nostro progetto scuole, Andrea Finetti, Massimo Marzocchi , Mario Giustarini, Victor Hugo Poggi e a Massimo Sambucci, che tanto e a lungo si è impegnato nelle attività del Comitato.

Finalmente siamo tornati a svolgere il nostro amato banchetto in primavera, prima dei giri delle Contrade, e nel momento in cui, chiuso l’inverno, i tamburi iniziano a rullare e le bandiere a sventolare, facendoci sentire ancora più vivi e annunciando i nostri riti più cari. Riti da conservare con amore e con la sacralità che ci è stata insegnata, in uno spirito di aggregazione fatto al tempo stesso di gioia, di passione e rispetto.

Quest’anno non sarà più il palio della “rinascita”, com’è stato lo scorso luglio, quando la passione ha ripreso ad accelerare il battito dei nostri cuori, e l’amministrazione comunale ha voluto accogliere la nostra richiesta di apporre nel drappellone lo stemma del Comitato per la ricorrenza dei 75 anni dalla fondazione.

Dopo due anni di pausa, la macchina organizzatrice doveva fare il suo rodaggio e certe piccole inesattezze comparse nell’iconografia e nei simboli araldici del drappellone ci devono ricordare quanto sia decisivo fare attenzione a tutti quei minimi dettagli che hanno contribuito a rendere unico il Palio. Come insegna peraltro una competizione quale il Masgalano, l’accuratezza e la meticolosità rientrano infatti a pieno titolo nell’immenso patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità e che abbiamo il dovere e il piacere di salvaguardare e tramandare alle future generazioni. Ecco perché organizziamo con amore la festa dei Tabernacoli e con grande piacere, l’8 dicembre, riuniamo i cittini di tutte le Contrade in Provenzano per la consegna del premio, che secondo una consuetudine avviata da qualche anno, viene realizzato dall’autore del Masgalano, che nel 2022 è stato Dante Mortet.

Il nostro progetto scuole è ripreso a pieno regime, coinvolgendo più di 1500 alunni delle scuole primarie di primo e secondo grado, sia nel Comune di Siena che in quelli limitrofi, prevedendo visite ai musei delle Contrade e, da quest’anno, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, anche al museo civico. Per la realizzazione di tutto questo devo ringraziare non solo Giovanni Sportoletti, che tanto tempo vi ha dedicato in veste di curatore, grazie di cuore, ma anche tutti i nostri collaboratori e i consiglieri che si sono resi disponibili, approfittando per rammentare ai vecchi componenti, come negli anni passati, che la loro partecipazione a questa come alle altre attività del Comitato è davvero benvenuta. Un tale progetto, di sicuro valore per insegnare ai Senesi del futuro la ricchezza del nostro territorio, ha destato tra l’altro l’interesse di realtà importanti, al di fuori dei confini della nostra provincia, con le quali meriterà avere uno scambio e un confronto, in nome dell’attaccamento ai valori di una memoria che tendono a essere dimenticati nel mondo in cui viviamo. Tra l’altro ci ha dato davvero soddisfazione ricevere da due docenti senesi de “La Scuola – International School” di San Francisco, negli Stati Uniti, una serie di elaborati sulle Contrade realizzati dai loro alunni di una prima elementare appositamente per noi: elaborati, che insieme con quelli delle scuole senese, saranno allestiti nella mostra Sona sona campanella, che dopo due anni di interruzione riproporremo alla città, verso la metà di maggio nel Cortile del Podestà.

Del resto fa molto piacere che qualcuno prenda spunto dalle nostre iniziative, perché ciò conferma il valore di un Comitato che non ha mai limitato la sua funzione semplicemente a fornire la commissione per assegnare il Masgalano, ma ha sempre mosso le sue iniziative dall’amore per la Festa e per la propria città. Da un lato, dunque, tengo a sottolineare quanto la collaborazione con il Magistrato delle Contrade e il Consorzio della tutela del Palio sia davvero continua e quotidiana. Dall’altro, invece tengo a evidenziare la nostra volontà di toccare sempre temi di rilievo e di mettere in luce quelle criticità che in molti non vedono o sottovalutano. E in questa fase di promesse elettorali, destinate troppo spesso a toccare argomenti di scarso respiro e a rimanere tali, non posso rimarcare quanto la principale minaccia al futuro di Siena e del Palio sia la fuga dei nostri migliori talenti; ragazzi che, in assenza di opportunità, scelgono di intraprendere strade che li portano lontano, senza avere l’obiettivo di tornare in città con le loro competenze e qualità, per tramandare i nostri valori e la nostra storia.

Una storia che si perpetua anche attraverso piccoli gesti, come il piccolo omaggio che abbiamo voluto fare al maestro Pietro Formichi, autore della Marcia del Palio, nella ricorrenza dei 110 anni della scomparsa. Di fronte alla sua lapide, ripulita dal nostro Amico Francesco Gerardi, abbiamo lasciato un mazzo di fiori e intonato “Squilli la fè”.

Piccoli gesti, utili però a tenerci insieme, perché il Comitato è fatto soprattutto di relazioni umane e di amicizia, che culminano in serate come questa, e che ci hanno visto trascorrere, nello scorso novembre, una bella giornata a Montalcino: ultimo baluardo della Repubblica senese, che conserva nella chiesa di Sant’Egidio le bandiere delle Contrade. In mezzo ai nostri vessilli abbiamo intonato il “Maria Mater”, lasciando in dono un mazzo di fiori e un cero dipinto da Aldo Giannetti; e poi, per conoscere meglio il nostro passato, abbiamo visitato il museo (Gabriele Fattorini) , prima di riunirci in un lauto pranzo a scambiare battute e raccontare aneddoti.

Ringrazio dunque Giovanni Sportoletti, Michele Pieri e Gabriele Bartali per l’organizzazione della gita, e Francesco Romei e Leonardo Del Porro per il servizio fotografico, perché nel corso del mio mandato ho sempre tenuto a mettere in calendario iniziative di questo genere, che un tempo erano abbastanza usuali per il Comitato. E infatti c’è già l’idea di ritrovarci il prossimo autunno in un’ennesima gita.

Concludo, esprimendo la mia più sincera gratitudine a coloro con i quali condivido questa avventura ogni giorno, il vice presidente Giovanni Sportoletti, il segretario Gabriele Bartali, gli altri membri della giunta Gabriele Boschi, Guido Bruni, Andrea Gonnelli e Francesco Romei, nella certezza che ognuno di noi, così come i presidenti che mi hanno preceduto e i componenti vecchi e nuovi, si dedica a trasmettere quell’amore e quell’attaccamento che ci distinguono da tutte le altre istituzioni. Perché Siamo Contradaioli di Accesa Passione!

Ringraziamo per la selezione delle foto il nostro amico Roberto Bassan