Festa Titolare Contrada della Selva

Il nostro statuto all’art.73 recita:

  1. La Contrada della Selva venera, come Patrona, Maria SS. Assunta in Cielo, la cui festa ricorre agli effetti religiosi e civili il giorno 15 agosto.
  2. Per antico privilegio, la Contrada della Selva è altresì autorizzata a celebrare i riti in onore della propria Patrona nella quarta domenica di agosto.

Quest’anno “approfittando” (si fa per dire) dell’assenza del Palio celebriamo totalmente la nostra festa titolare “per il suo Santo”, come veniva fatto fino ai primi anni 70.

Seguono impressioni sparse, iniziate da un nostro dialogo surreale, partorite in occasione di un cenino fatto nell’orto del Vicolo delle Carrozze alla presenza di capitani plurivittoriosi, ex mangini, barbareschi e selvaioli semplici, un cenino genuino dal sapore antico:

“si fa per dì, alla fine so anche contenta che un si gira, quel giorno mi riposo”
“parli bene te, non ti dovevi mica vestì?”

“si ma a gestirvi tutto il giorno c’ero anch’io…”

Abituati a celebrare la nostra festa titolare tra i giorni del Palio d’Agosto quelli successivi (in ogni caso dopo l’annata paliesca) quest’anno ne sentiamo la mancanza in maniera esponenziale, abituati fin dai tempi in cui eravamo economi a fare mille cose e a non fermarsi mai… senza gli abituali preparativi il troppo tempo libero sembra immobile, irreale, e non è d’aiuto il fatto di non aver vissuto i giorni di festa del Palio di luglio, anche se la routine degli ultimi mesi ce la fa apparire come nella norma…

La situazione è incredibile, ritorni alla realtà quando vedi le persone con le mascherine, a distanza, guardinghe, attente a tutto, speranzose che tutto questo possa servire per accelerare quanto possibile l’uscita da questa emergenza, e che soprattutto ci permetta di uscirne più forti, con la consapevolezza della fortuna che abbiamo ad essere senesi e contradaioli.

Un caro saluto a tutti i componenti del comitato e a tutti i Senesi.

Michela Rossi e Gabriele Bartali

Gabriele Bartali

Michela Rossi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SANTO PATRONO CONTRADA DELLA SELVA

La Festa titolare della Contrada della Selva viene celebrata in onore di Maria SS. Assunta in Cielo. Nella liturgia della Chiesa Cattolica ricorre il 15 agosto. A causa dello svolgimento del Palio viene celebrata come di consueto la quarta domenica di agosto.

Nel 1492 i componenti dell’Arte dei Tessitori, che abitavano in Vallepiatta, chiesero ed ottennero dal Comune l’autorizzazione per erigere una chiesa dedicata al loro patrono San Sebastiano. La costruzione prese avvio nel 1493, probabilmente su progetto di Francesco di Giorgio Martini, e, se nel marzo 1514 la chiesa venne descritta come funzionante, verso la metà del Cinquecento si deliberarono ancora spese per il suo completamento, a testimonianza di un lungo lavoro di finitura nonostante il quale la facciata, escluso il portale cinquecentesco, rimase incompiuta.

Riprendiamo dal sito della contrada la descrizione di alcune opere al suo interno, partendo dalla Madonna con Bambino e angeli dell’altare Maggiore, attribuita a Francesco di Giorgio Martini: L’opera rappresenta la Madonna con il Bambino in grembo, realizzati in terracotta, circondata da angeli modellati in stucco direttamente su un supporto ligneo. La molteplicità di materiali e di tecniche utilizzate in quest’opera ci fanno capire la bravura e la capacità dell’artista che l’ha realizzata. L’altorilievo fu eseguito da Francesco di Giorgio Martini nel 1474 circa, artista poliedrico che lascerà un segno nell’arte senese del XV secolo. Proseguiamo quindi con l’Epifania di Astolfo Petrazzi: lo splendido dipinto è ritenuto tra i più antichi del pittore, eseguito probabilmente verso gli inizi del secondo decennio del Seicento. Ritenuto da illustri studiosi di ascendenza veneta, per la stesura dei colori morbida e pastosa, risente anche dell’influenza della pittura senese di fine Cinquecento, ed in particolare di Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e Francesco Rustici. Il quadro è ricordato nell’Elenco delle Pitture, Sculture e Architetture di Siena compilato da Fabio Chigi, futuro Papa Alessandro VII, nel 1625-1626 nella parte dedicata a San Sebastiano in Vallepiatta.

Passiamo allora alla crocifissione di Rutilio Manetti: Il dipinto è databile tra la fine del secondo e i primi anni del terzo decennio del Seicento quando il Manetti realizzò una serie di dipinti che s’impongono per autorevolezza compositiva, padronanza tecnica ed equilibrio stilistico. Infatti le immagini dei Santi raffigurati sulla tela testimoniano la ricerca di un linguaggio personale attraverso un’attenta ricezione di una moltitudine di stimoli artistici. Importante l’attenzione agli effetti chiaroscurali, ad un accentuato plasticismo con contrasti cromatici e ombreggiature profonde, influenzata dalle ricerche tecniche ed espressive del naturalismo seicentesco. Confermando il ruolo di leadership nell’ambito locale che il pittore avrebbe saputo mantenere sino alla morte.

Degno di nota è l’organo, ospitato nella cantoria (o orchestra) sopra la porta d’ingresso della chiesa, venne acquisito nell’anno 1821 dalla Contrada della Selva. La sua realizzazione risale alla fine del Rinascimento. Si tratta di un organo portatile nato per essere utilizzato anche all’esterno durante le processioni. Lo strumento è stato perfettamente restaurato nel 1979 dalla famosa ditta Zanin di Codroipo ed è ancora oggi regolarmente utilizzato per le funzioni religiose o per concerti.

La nostra chiesa ha subito varie fasi di restauro per danni causati da eventi atmosferici avversi, l’ultimo dei quali, concluso nel 2019 grazie anche ad un crowfunding pubblico, ha comportato la totale risistemazione del tetto, delle parti affrescate, dell’impianto elettrico e ha riportato l’altare alla cruda pietra togliendo le coperture lignee ottocentesche.